Bio

Gli Emily Sporting Club debuttano nel 2013 con un’opera dedicata al romanzo “Altri Libertini” di Pier Vittorio Tondelli da cui nascono un disco e una riduzione teatrale per la regia di Gabriele Tesauri.
Saranno proprio quelle pagine, ora esplicite, ora oniriche a dare lo spunto da cui muovono sia il sound sia le immagini evocate nei brani della band.

I riferimenti abbracciano più generi musicali creando una commistione che arriva talvolta a dare quasi l’illusione di un ossimoro: la new wave, il prog, il pop, il rock, l’elettronica.
La stessa logica si rispecchia anche nella dimensione live, in cui amano dare spazio ad altre espressioni artistiche come il teatro e le arti visive.

Emily Sporting Club si considera come un “cantiere” sempre aperto a nuove forme, a sperimentazioni e collaborazioni, adottando una forma fluida di espressione.

L’ultimo lavoro “Sospesi/La luce di Hyades”, scritto per il progetto “Collettivo Mario Rossi”, vuole descrivere il periodo che da mesi ci accompagna: una temporanea sospensione della normalità in cui le città, le attività, la vita sociale, svaporano rendendo via via più faticoso accettare questa situazione inedita.

La speranza risiede nell’empatia, nella cooperazione e nella Ricerca Scientifica.
Il mondo è visto come una “singolarità” sia nel senso di “straordinarietà”, sia nel senso di “singolarità gravitazionale”: un vuoto in cui si potrebbe precipitare senza possibilità di ritorno. Hyades è un ammasso stellare grazie al quale, per la prima volta, è stata dimostrata la controintuitiva Teoria della Relatività.
Da quel momento, nulla è stato più come prima: nuovi orizzonti sono stati aperti al cammino dell’Umanità.